Pannello orientale “Risveglio della natura

Pannello di legno ebanizzato e laccato spesso 2 cm e raffigurante un ramo di sakura, ciliegio giapponese, in fiore con una coppia di uccelli del paradiso (o uccelli sacri).
I boccioli dei fiori sono intarsi di madreperla. I fiori di sakura hanno petali in osso con il cuore del fiore intarsiato con minuscoli inclusioni di rame. Anche i corpi dei due uccelli sono intarsiati, con due disegni diversi e sempre con inclusioni di rame.

I fiori di ciliegio simboleggiano le nubi, per via della loro fioritura in massa, oltre ad essere una metafora per la natura effimera della vita, un aspetto della tradizione culturale giapponese spesso associata all'influenza buddhista e che trova espressione nel concetto di “mono no aware”, traducibile come “emozione, tristezza, malinconia, ammirazione, turbamento d’animo nel contemplare le cose” con il senso di “sensibilità per l’effimero”, “fascino triste delle cose, della vita o del mondo” o “contemplazione ottimista, delicata, dolce, ma triste e malinconica del mondo”.

L’effimerità, l’estrema bellezza e la morte rapida dei fiori sono anche spesso paragonate alla mortalità umana. Per questo motivo il fiore di sakura è molto simbolico nella cultura giapponese, la sua immagine viene spesso usata nell’arte, anime, cinema, ecc.

Nell'antico Giappone, diverse varietà di uccelli erano considerate sacre; c'era un culto degli "uccelli-spiriti". La gente ha a lungo considerato la pernice della tundra che vive nelle montagne come il messaggero degli dei; nei miti il ​​fagiano è spesso anche il messaggero degli dei celesti; il picchio nero giavanese, che un tempo abitava l'isola di Tsushima, era dotato di poteri magici dalla gente del posto.

Secondo i dati archeologici, è ovvio che per un lungo periodo di tempo, almeno dal I secolo a.C. al VII secolo d.C., tra la vita spirituale dell'uomo e l'uccello esisteva un forte rapporto. Motivi ornitologici erano propri sia dei rituali comunitari (prevalentemente di natura agraria), sia al culto della natura, alle credenze venatorie e ai riti funebri. Un numero enorme di toponimi ornitologici è stato conservato sulla mappa del Giappone moderno.
Il panello ha normali segni di usura sulla superficie

31,5 x 23 cm