Scultura di Passator Cortese
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Il bronzo è stato realizzato da Luciano Minguzzi (1911 Bologna – 2004 Milano)
Luciano Minguzzi nasce a Bologna il 24 maggio 1911. Figlio d’arte, studia inizialmente sotto la guida del padre scultore prima di iscriversi all’Accademia di Belle Arti, dove segue i corsi di scultura di Ercole Drei e quelli di incisione di Giorgio Morandi, mentre all’università frequenta le lezioni di storia dell’arte di Roberto Longhi.
Nel 1934 vince una borsa di studio che gli permette di soggiornare a Parigi per due mesi. Nel 1945 fonda, insieme ad altri artisti, il gruppo Cronache. Vinse nel 1950 il concorso bandito per la Quinta Porta del Duomo di Milano, terminata nel 1965. Nel 1956 gli viene assegnata la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove insegna fino al 1975.
A cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta le sue sculture includono riferimenti a campi di concentramento, camere a gas e più in generale all’esperienza della Seconda Guerra Mondiale: numerose sono le opere ispirate al tema degli uomini del Lager e alle vittime ignote. Negli stessi anni realizza anche opere dall’impostazione plastica diversa: sculture semi-astratte come la serie Aquiloni e Luci nel bosco. Nel 1970 gli venne conferito l'incarico per la realizzazione della Porta del bene e del male della basilica di San Pietro in Vaticano.
La scultura in oggetto rappresenta il brigante romagnolo detto il Passatore Cortese, pseudonimo di Stefano Pelloni (1824-1851).
Evaso durante un trasferimento ad una prigione, entrò a far parte di un gruppo di briganti, di cui divenne una figura di riferimento. Il gruppo divenne in breve una banda sempre più numerosa, audace, agguerrita e capace di efferatissime violenze, e i comportamenti del Passatore sono da considerarsi quelli tipici di un criminale che gratuitamente seminava violenza.
Fu ucciso in uno degli scontri con la gendarmeria pontificia nel 1851.
La connessione tra Luciano Minguzzi, ovvero la sua famiglia, e il Passator Cortese è un fatto storico: Giovanni Minguzzi, lo zio del padre di Luciano Minguzzi fu fucilato dalle forze dell’ordine perché aveva ospitato il brigante.
Il Passatore richiama un’altra opera di Minguzzi, Cardinale seduto (1951), custodita al Palazzo Ricci di Macerata, sede della Fondazione Carima.
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